Un cittadino di un paese terzo che è affetto da una malattia grave non può essere allontanato
Pubblicato il 24/11/22 00:00 [Doc.11399]
di Redazione IL CASO.it


se, in mancanza della terapia adeguata nel paese di destinazione, rischi di essere esposto ad un aumento rapido, significativo e irrimediabile del dolore associato a tale malattia

Un cittadino russo che ha contratto, all'età di 16 anni, una rara forma di cancro del sangue è attualmente in cura nei Paesi Bassi. La sua terapia medica consiste, in particolare, nella somministrazione di cannabis terapeutica a fini analgesici. L'uso di cannabis terapeutica non è tuttavia autorizzato in Russia.

Tale cittadino ha presentato varie domande d'asilo nei Paesi Bassi, l'ultima delle quali è stata respinta nel 2020, e ha adito il rechtbank Den Haag (Tribunale dell'Aia) con un ricorso contro la decisione di rimpatrio che è stata adottata nei suoi confronti. Egli ritiene che debba essergli rilasciato un permesso di soggiorno o che, quantomeno, debba essergli accordato un rinvio dell'allontanamento in quanto la terapia a base di cannabis terapeutica nei Paesi Bassi è per lui a tal punto essenziale che non potrebbe più condurre una vita dignitosa se tale terapia fosse interrotta.
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