Tempestività del deposito e rimessione in termini: come orientarsi nel turmoil della giurisprudenza... – Chiara Imbrosciano
Pubblicato il 30/06/16 10:39 [Doc.1272]
di ProcessoCivileTelematico.it


Sono numerose le pronunce di merito che di recente si sono occupate, con esiti diversi e talvolta imprevedibili, di accogliere, ovvero rigettare, le istanze di rimessioni in termini presentate dalle parti incorse in decadenza nel deposito eseguito telematicamente, a causa di un’anomalia, rectius un errore, non emendato prima del decorso del termine. Tali pronunce suggeriscono l’esigenza d’indagare il coordinamento della legislazione in materia di processo telematico con il disposto di cui all’art. 153, 2° comma, c.p.c., a tenore del quale “la parte che dimostra di essere incorsa in decadenze per causa ad essa non imputabile può chiedere al giudice di essere rimessa in termini”.
L’articolo, dopo una ricognizione del panorama normativo, analizza nel dettaglio le casistiche che, secondo la giurisprudenza, costituiscono causa non imputabile al mittente, i documenti da produrre per adempiere al relativo onere probatorio e, infine, le tempistiche che governano il deposito dell’istanza di rimessione in termini.

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