Risoluzione Ue per contrastare il calo demografico e riconoscere il diritto alla conciliazione vita-lavoro
Pubblicato il 27/09/16 08:21 [Doc.1695]
di Redazione IL CASO.it
Risoluzione Ue per contrastare il calo demografico e riconoscere il diritto alla conciliazione vita-lavoro dei suoi cittadini
26 September 2016
Il 13 settembre 2016, il Parlamento europeo ha approvato la Risoluzione "Creazione di condizioni del mercato del lavoro favorevoli all'equilibrio tra vita privata e vita professionale".
La risoluzione mette in evidenza che l'UE si confronta con mutamenti demografici senza precedenti (la crescita dell'aspettativa di vita, il calo dei tassi di natalità , il mutamento delle strutture familiari con le nuove forme di costruzione delle relazioni e di (co)abitazione, la genitorialità in tarda età e le migrazioni) e con una crisi economica e finanziaria che ha avuto un impatto negativo sulle finanze pubbliche necessarie per le politiche di welfare e in materia di equilibrio tra lavoro e vita privata.
Il Parlamento europeo invita pertanto la Commissione e gli Stati membri a mettere in atto politiche e incentivi positivi per sostenere il rilancio demografico, preservare i sistemi di sicurezza sociale e promuovere il benessere e lo sviluppo delle persone e della società nel suo insieme. A tal fine, il Parlamento sottolinea che la conciliazione tra vita professionale, privata e familiare deve essere garantita quale diritto fondamentale di tutti, nello spirito della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, con misure che siano disponibili a ogni individuo, non solo alle giovani madri, ai padri o a chi fornisce assistenza; chiede l'introduzione di un quadro per garantire che tale diritto rappresenti un obiettivo fondamentale dei sistemi sociali e invita l'UE e gli Stati membri a promuovere, sia nel settore pubblico che privato, modelli di welfare aziendale che rispettino il diritto all'equilibrio tra vita professionale e vita privata; ritiene che tale diritto dovrebbe essere integrato in tutte le iniziative dell'UE che possono avere un impatto diretto o indiretto su tale tema.
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