Consegna della PEC: la prova contraria non richiede la querela di falso
Pubblicato il 12/10/16 09:19 [Doc.1794]
di Redazione IL CASO.it


Cass. Civ. Sez. I, Sentenza n. 15035 del 21/07/2016. Presidente: A. Nappi. Relatore: A. Scaldaferri

PROCEDIMENTO CIVILE - NOTIFICAZIONE A MEZZO PEC DA PARTE DELLA CANCELLERIA - RICEVUTA DI AVVENUTA CONSEGNA - CONTESTAZIONE - PROPOSIZIONE DI QUERELA DI FALSO - NECESSITÀ – ESCLUSIONE.

Nelle notifiche telematiche a mezzo posta elettronica certificata, richieste dal cancelliere dell’ufficio giudiziario (nella specie, ai sensi dell’art. 15, comma 3, l.fall.), la ricevuta di avvenuta consegna generata automaticamente dal sistema informatico del gestore di posta elettronica certificata del destinatario costituisce prova dell’avvenuta consegna del messaggio nella sua casella, suscettibile di prova contraria a carico della parte che intende contestarne il contenuto senza necessità di proposizione di querela di falso.


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