Caratteristiche del procedimento cautelare: strumentalità, fumus boni iuris e periculum
Pubblicato il 01/03/17 17:14 [Doc.2584]
di Francesco Mainetti, Avvocato


Tribunale Roma, ordinanza, 27 gennaio 2017 - Est. Bordo.

Provvedimenti d’urgenza – Strumentalità al giudizio di merito – Giudizio di merito volto ad accertamento negativo del debito e risarcimento danni – Inammissibilità.

E’ inammissibile un procedimento cautelare che si assuma essere strumentale ad un giudizio di merito volto all’accertamento negativo di un credito ed alla condanna della parte resistente al risarcimento del danno (nella specie il procedimento cautelare era stato promosso dal cliente che contestava alcune bollette nell’ambito di un rapporto di somministrazione di energia elettrica e la somministrante aveva proceduto ad abbassare la tensione dell’energia elettrica erogata) (Avv. Francesco Mainetti) (riproduzione riservata)

Provvedimenti d’urgenza – Fumus boni iuris – Cognizione sommaria – Indagini tecniche – Inammissibilità.

Il fumus boni iuris del giudizio cautelare deve essere inteso come presenza di elementi che, a livello di cognizione sommaria, fondino l’opinione positiva in ordine alla esistenza e tutelabilità del diritto azionato (c.d. verosimiglianza), cosicché è inammissibile un accertamento sulla questione lamentata che non sia di pronta soluzione, implicando la necessità di indagini tecniche che costituiscono atti di istruzione non indispensabili in sede cautelare (Avv. Francesco Mainetti) (riproduzione riservata)

Provvedimenti d’urgenza – Periculum in mora – Caratteristiche.

L’accoglimento di una misura cautelare implica la presenza di un periculum in mora, costituito dall’imminenza di un pregiudizio irreparabile che possa compromettere il diritto azionato nel periodo necessario a farlo valere in via ordinaria e l’imminenza e l’irreparabilità del pregiudizio ricorrono allorquando l’evento dannoso paventato incomba con vicina probabilità e il pregiudizio sia non risarcibile o, pur essendo lo stesso in tutto o in parte risarcibile, il risarcimento lascia comunque scoperto un margine di danno non rimediabile (Avv. Francesco Mainetti) (riproduzione riservata)


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