Falcidia Iva, concordato e rettifica della detrazione dell'imposta assolta a monte
Pubblicato il 23/02/18 08:40 [Doc.4295]
di Redazione IL CASO.it


Segnalazione a cura della Dott.ssa Paola Castagnoli

SENTENZA DELLA CORTE (Prima Sezione)
22 febbraio 2018 (*)
Causa C 396/16

«Rinvio pregiudiziale - Sistema comune d'imposta sul valore aggiunto (IVA) - Direttiva 2006/112/CE - Articoli 184 e 185 - Rettifica della detrazione dell'imposta assolta a monte - Modifica degli elementi presi in considerazione per la determinazione della detrazione - Nozione di "operazioni totalmente o parzialmente non pagate" - Incidenza di una decisione di omologazione di concordato avente autorità di cosa giudicata»


1) L'articolo 185, paragrafo 1, della direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006, relativa al sistema comune d'imposta sul valore aggiunto, deve essere interpretato nel senso che la riduzione delle obbligazioni di un debitore risultante dall'omologazione definitiva di un concordato costituisce un mutamento degli elementi presi in considerazione per determinare l'importo delle detrazioni, ai sensi di tale disposizione.
2) L'articolo 185, paragrafo 2, primo comma, della direttiva 2006/112 deve essere interpretato nel senso che la riduzione delle obbligazioni di un debitore risultante dall'omologazione definitiva di un concordato non costituisce un caso di operazione totalmente o parzialmente non pagata che non dà luogo a una rettifica della detrazione operata inizialmente, allorché tale riduzione è definitiva, circostanza che spetta, tuttavia, al giudice del rinvio verificare.
3) L'articolo 185, paragrafo 2, secondo comma, della direttiva 2006/112 deve essere interpretato nel senso che, al fine di attuare la facoltà prevista in tale disposizione, uno Stato membro non è tenuto a prevedere espressamente un obbligo di rettifica delle detrazioni in caso di operazioni totalmente o parzialmente non pagate.


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