Comportamenti violenti del marito nei confronti della moglie; rilevanza degli effetti anche nei confronti dei figli
Pubblicato il 16/03/18 00:00 [Doc.4427]
di Redazione IL CASO.it


Segnalazione e massime a cura dell'avv. M. Cristina Capurso

Separazione personale coniugi- prova violazione doveri fondamentali della persona e violenza - addebito e affido esclusivo

Nella materia delle violenze endofamiliari, la prova dei fatti è tipicamente indiziaria, raramente sussistendo prove dirette di vicende che si svolgono all'interno delle mura domestiche. In tale prospettiva, possono assumere valore indiziario anche la dichiarazione de relato actoris, i referti di pronto soccorso, i rapporti di intervento della forza pubblica, elementi che, unitariamente considerati, possono essere sono illuminanti della incapacità del soggetto violento di resistere ai propri agiti e controllare i propri impulsi violenti, particolarmente quando lo stesso abbia fatto assistere i figli a scene di violenza nei confronti della madre ingenerando in loro uno stato di agitazione e terrore, tale da compromettere i rapporti con gli stessi.

Le condotte di minaccia, violenza psicologica e fisica, data la loro gravità, traducendosi in una violazione dei beni e diritti fondamentali della persona sono di per sé stesse causalmente rilevanti della crisi coniugale e tali da esonerare il giudice, ai fini della dichiarazione dell'addebitabilità della separazione, dal dovere di comparare con essi il comportamento del coniuge che sia vittima delle violenze.

La violenza perpetrata dal padre nei confronti dalla madre alla presenza dei figli denota l'inidoneità del padre non solo sotto il profilo dell'accudimento primario, ma anche sotto quello delle esigenze affettive e evolutive della prole minore e in grado di garantire la figura genitoriale paterna, che rende allo stato non attuabile un affidamento condiviso. Deve quindi disporsi l'affido esclusivo.


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