La privazione del possesso conseguente all'occupazione di un immobile altrui costituisce un fatto idoneo a legittimare la pronunzia di condanna generica al risarcimento del danno
Pubblicato il 16/01/19 07:57 [Doc.5753]
di Redazione IL CASO.it


AZIONI A DIFESA DEL POSSESSO - REINTEGRAZIONE DA SPOGLIO - RISARCIMENTO DEL DANNO - Abusiva occupazione di immobile altrui - Conseguenze - Condanna generica - Configurabilità - Successiva liquidazione del danno - Valutazione equitativa - Ammissibilità - Parametro di riferimento - Valore reddituale del bene.

La privazione del possesso conseguente all'occupazione di un immobile altrui costituisce un fatto potenzialmente causativo di effetti pregiudizievoli ed idoneo a legittimare la pronunzia di condanna generica al risarcimento del danno, ben potendo il giudice successivamente liquidare in concreto il detto danno per mezzo di una valutazione equitativa ex art. 1226 c.c. che tenga conto, quale parametro di quantificazione, del valore reddituale del bene.


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