Il principio del cd. utile necessario trova fondamento nel carattere innaturale e, quindi, intrinsecamente inaffidabile di un'offerta in pareggio
Pubblicato il 12/03/22 00:00 [Doc.10354]
di Vincenzo Laudani. Responsabile ufficio gare. Tender office manager. Dottore in giurisprudenza.


APPALTI PUBBLICI - PRINCIPIO DELL'UTILE NECESSARIO - ENTI PRIVI DI SCOPO DI LUCRO - NON APPLICABILITA' - OFFERTA IN PAREGGIO - AMMESSA

TAR Calabria, sez. I, 8.3.2022 n. 395

Il principio del cd. utile necessario trova fondamento nel carattere innaturale e, quindi, intrinsecamente inaffidabile di un'offerta in pareggio che contraddica lo scopo di lucro e la ratio essendi delle imprese e, in generale, dei soggetti che operano sul mercato in una logica strettamente economica.

Il principio non è, quindi, applicabile ai soggetti che operano per scopi sociali o mutualistica, per i quali l'obbligatoria indicazione di un'utile di impresa si tradurrebbe in una prescrizione incoerente con la relativa vocazione non lucrativa, con l'imposizione di un'artificiosa componente di onerosità della proposta. L'offerta in pareggio, quindi, presentata da un soggetto privo di finalità lucrativa non è, solo per questo, anomala o inaffidabile, ben potendo la stessa ugualmente consentire il raggiungimento dello scopo dell'ente di natura solidaristica.

(Diversamente le offerte in perdita sembrano essere sempre di sé e per sé inammissibili, seppur una sentenza del TAR Lazio si fosse spinta sino ad affermare il contrario).


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