Assegno divorzile: la Cassazione ribadisce che la sperequazione reddituale tra i coniugi è requisito necessario ma non sufficiente per l'attribuzione dell'assegno divorzile.
Pubblicato il 16/03/22 06:42 [Doc.10377]
di Redazione IL CASO.it


Brunella De Blasio
Studio legale De Blasio

In mancanza della prova che detta differenza derivi da un preciso sacrificio della vita lavorativa del coniuge debole al fine di contribuire alla crescita del patrimonio familiare e di quello dell'altro coniuge (considerata l'età dei coniugi e la durata del matrimonio) non è possibile attribuire alcun assegno divorzile. Nel caso di specie è stata rigettata la richiesta della moglie, insegnante (1600 € mese) nei confronti del marito, dirigente bancario (oltre 3000 € mese)


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