In materia di in house, l'ente controllante deve essere in grado di esercitare un'influenza dominante sul soggetto controllato
Pubblicato il 24/03/22 00:00 [Doc.10406]
di Vincenzo Laudani. Responsabile ufficio gare. Tender office manager. Dottore in giurisprudenza.


APPALTI PUBBLICI - IN HOUSE - AUTORIZZAZIONE ALLA STIPULA DI CONTRATTO - DINIEGO - VINCOLANTE - ONERE DI IMPUGNAZIONE
TAR Abruzzo, sez. I, 17.3.2022 n. 92
In materia di in house, l'ente controllante deve essere in grado di esercitare un'influenza dominante sul soggetto controllato, potendo quindi adottare decisioni vincolanti sulle decisioni di maggiore rilevanza e impatto.
Laddove venga esperita una procedura di affidamento di contratto pubblico da parte dell'ente controllato, l'ente controllante può adottare pareri vincolanti e obbligatori di diniego alla stipula del contratto in conformità alle previsioni statutarie. Tali pareri di diniego si configurano quali atti endoprocedimentali lesivi dell'interesse del concorrente aggiudicatario in grado di comportare un arresto procedimentale e devono, pertanto, ordinariamente essere impugnati entro trenta giorni a pena di inammissibilità del ricorso.


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