Impugnazione da parte del socio, proposta in via cautelare ex artt. 2388 e 2378 c.c., di delibera consiliare di S.p.A.
Pubblicato il 15/05/22 06:54 [Doc.10622]
di Redazione IL CASO.it


Trib Catanzaro sez specializzata Imprese, ordinanza n. 839 del 2022

Dal chiaro disposto del quarto comma dell'art. 2388 c.c. discende che il socio che impugna una delibera assembleare di società di capitali deve allegare e provare anche la lesione di un diritto suo proprio, essendo necessario ma non sufficiente che la deliberazione sia prospettata come contra legem vel statuta

In forza del quarto comma dell'art. 2388 c.c., infatti, ordinariamente, mai i soci possono opporsi ad una decisione del consiglio di amministrazione rivendicando una diversa e suppostamente preferibile interpretazione del reale interesse della società, idealmente collettivo, a perseguire per altra via più efficacemente il fine di lucro per il quale hanno effettuato i conferimenti originari e successivi, ovvero lamentando una qualche violazione da parte degli amministratori di una norma prescrittiva di fonte legale o statutaria che disciplini l'attività sociale in genere e gestoria in specie: perché, a tali violazioni, a fini di efficienza dell'attività sociale e di certezza dei rapporti coi terzi, la sola reazione possibile resta quella, tutta endosocietaria, della sfiducia degli amministratori e della eventuale azione di responsabilità che ne consegua.


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