I crediti prededotti dei professionisti sorti in occasione del concordato preventivo costituiscono spese di carattere generale imputabili anche al ricavato dalla liquidazione dei beni gravati da pegno o ipoteca
Pubblicato il 13/01/20 08:44 [Doc.7058]
di Redazione IL CASO.it


Segnalazione del Dott. Paolo Ferrari
Massima a cura di Franco Benassi

In sede di riparto del ricavato della liquidazione, l'imputazione delle spese di carattere generale ai creditori garantiti da pegno o ipoteca deve essere effettuata in base al criterio della proporzionalità e non a quello della utilità.

Vanno considerate come prededuzioni di carattere generale, da imputarsi dunque in via proporzionale anche al creditore ipotecario, i crediti dei professionisti sorti in occasione della procedura di concordato preventivo che ha preceduto il fallimento, non potendosi ricondurre la loro attività in via specifica all'interesse di taluno soltanto dei creditori ammessi al passivo.


© Riproduzione Riservata