Corte d'Appello di Bologna: disposizioni organizzative 11 marzo 2020
Pubblicato il 12/03/20 07:04 [Doc.7332]
di Redazione IL CASO.it


IL PRESIDENTE VICARIO
Richiamate le disposizioni legislative e i provvedimenti succedutisi finalizzati al contenimento della diffusione del contagio da coronavirus Covid 19 e, in particolare, da ultimo:
il DPCM 8 marzo 2020 recante "Ulteriori disposizioni attuative d4l decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19";
il D.L. 8 marzo 2020, n. 11 "Misure straordinarie ed urgenti per contrastare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 e contenere gli effetti negativi sullo svolgimento dell'attività giudiziaria;
il DPCM 9 marzo 2010 (Gazz. Uff. m. 62/2020) "Ulteriori disposizioni attuative del decreto — legge 23 febbraio 2020 n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 applicabili Sull'intero territorio nazionale;
considerato che con il DPCM 9 marzo 2020 le misure di cui all'art. 1 del DPCM 8 marzo 2020 sono state estese a tutto il territorio nazionale;
ritenuta la necessità di adottare in via d'urgenza misure organizzative di ulteriore cautela, anche relative alla trattazione degli affari giudiziari, necessarie per consentire il rispetto delle indicazioni igienico-sanitarie fornite dal Ministero della Salute;
considerato che l'art. 2 del D.L. 8 marzo 2020 n. 11 prevede, trae altre misure, la possibilità di:
limitare l'accesso del pubblico agli uffici giudiziari, garantendo comunque l'accesso alle persone che debbono svolgervi attività urgenti;
la limitazione dell'orario di apertura degli uffici ovvero, in via residuale e solo per gli uffici che non erogano servizi urgenti, la chiusura al pubblico;
regolamentare l'accesso ai servizi previa prenotazione, anche tramite mezzi di comunicazione telefonica o telematica, curando che la convocazione degli utenti sia scaglionata per orari fissi, nonché l'adozione di ogni altra, misura ritenuta necessaria per evitare forme di assembramento;
sentito il Presidente del COA di Bologna;
d'intesa con il Dirigente Amministrativo dott.ssa Vilma Zini DISPONE L'accesso ai locali della Corte d'Appello è consentito agli avvocati, ai professionisti e al pubblico esclusivamente per la partecipazione alle udienze e per l'accesso alle cancellerie per le attività urgenti e indifferibili che non possono essere soddisfatte tramite email o, comunque, in via telematica.
Gli uffici, a partire dalla giornata di domani, 12 marzo 2020, saranno aperti al pubblico dalle ore 9 alle ore 12.
Ulteriori misure e indicazioni per evitare forme di assembramento:

SETTORE CIVILE
Ai sensi dell'art. 2, 6° comma del D.L. 8 marzo 2020 n. 11 il deposito di tutti gli atti deve avvenire solo ed esclusivamente in modalità telematica, anche laddove tale modalità non sia prevista come obbligatoria (devono pertanto essere depositati telematicamente tutti gli atti introduttivi: iscrizioni a ruolo e costituzioni, senza distinzione alcuna):
Il pagamento del contributo unificato e dell'anticipazione forfettaria (art. 30 DPR 115/02) devono essere assolti esclusivamente per via telematica (art. 5 D. Lgs 82/2005);
Le richieste di visibilità del fascicolo per costituzione devono essere effettuate in via telematica, utilizzando le funzionalità del PCT, con inserimento nel fascicolo di riferimento.
Tutte le richieste degli avvocati (deposito atti, richiesta e ritiro copie e certificati, consultazione fascicoli) devono essere inviate via telematica e gli accessi devono essere scaglionati mediante appuntamento via e-mail onde evitare l'assembramento. Per agevolare i contatti, verranno pubblicati sul sito; internet dell'Ufficio gli indirizzi mail ed i numeri telefonici di riferimento.

SETTORE PENALE
Si confermano le misure organizzative adottate con decreto a firma congiunta del presidente Vicario e del Dirigente amministrativo in data 3 marzo 2020, prot. 2151.
in particolare:
L'accesso agli uffici/cancellerie è consentito solo per il deposito di atti (impugnazioni istanze) in scadenza.
Consultazione programmata dei fascicoli con udienza fissata nei quindici giorni successivi: il difensore con una e-mail avvisa la cancelleria sulla necessità di visionare un determinato fascicolo, indicando anche il giorno e -almeno indicativamente anche l'ora, in modo che la cancelleria abbia il tempo di predisporre e rendere disponibile il fascicolo, riducendo ulteriormente i tempi di permanenza degli utenti nell'Uffici P.
La richiesta di atti (che rivestano sempre il carattere di urgenza) dovrà pervenire tramite posta elettronica, con le seguenti modalità:
a) l'avvocato tramite posta elettronica invia alla cancelleria la richiesta di copia degli atti;
b) la cancelleria verifica le pagine e quantica l'importo da corrispondere, dandone comunicazione via e-mail all'avvocato;
c) l'avvocato provvede al pagamento telematico ed inoltra alla cancelleria il codice del pagamento;
d) la cancelleria stampa la ricevuta di pagamento da inserire nel fascicolo ed inoltra via e-mail gli atti richiesti. Per l'ipotesi in cui l'avvocato non sia in grado di provvedere al pagamento telematico, si provvederà al posizionamento, all'esterno dei locali della cancelleria, di una casella nella quale l'avvocato inserirà il modulo della richiesta con le marche dell'importo indicato dalla cancelleria.
Per agevolare i contatti, verranno pubblicati sul sito internet dell'Ufficio gli indirizzi mail ed i numeri telefonici di riferimento.
Il personale, i professionisti, le parti, il pubblico e in genere tutti coloro che, per le attività urgenti sopra specificate, hanno facoltà di accesso ai locali della Corte sono tenuti al rispetto delle norme di comportamento dettate dal Ministero della; Sanità, affisse nei locali della Corte.
Tutti i dipendenti collaboreranno per informare colleghi, avvocati ed !utenza affinché sia mantenuta una distanza congrua dagli operatori.
Si rammenta che in caso di"... sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) è fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante" (art 1 comma 1 lett. b) DPCM 8/3/2020 in GU 8/3/2020 n. 59.) Si auspica una piena collaborazione da parte di tutti i soggetti interessati, volta al contenimento degli accessi ai locali dell'Ufficio, ferme restando le preclusioni previste dalle Autorità sanitarie e di sicurezza con riferimento al focolaio da COVI D"19.
Si invitano dipendenti, avvocati e utenti a consultare il sito del Ministero della Salute.
Il presente provvedimento viene comunicato al RSPP Ing. Daniele Marconi e al Medico competente Dott. Gianpiero Martelli, per le ulteriori indicazioni che riterranno di fornire ai dipendenti della Corte d'Appello, ai fini dell'eventuale integrazione del Documento di Valutazione dei Rischi, in considerazione delle disposizioni di cui al presente decreto, per la migliore tutela della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro.
Gli addetti alla sorveglianza collaboreranno alla vigilanza sull'osservanza delle disposizioni, tenuto conto delle indicazioni che vorrà fornire il Procuratore Generale, ed in particolare gli Addetti al servizio di Portierato collaboreranno nel fornire le indicazioni all'utenza e agli avvocati.
Il presente decreto, adottato in via provvisoria e urgente, potrà essere soggetto a modifica e sarà successivamente integrato con l'adozione di linee guida vincolanti per la fissazione e trattazione delle udienze nonché con l'adozione di ulteriori misure a decorrere dal 23 marzo e fino al 31 maggio 2020 ai sensi dell'art. 2, 2° comma del D.L. 8 marzo 2020 n. 11.

Si dispone la comunicazione a:
Procuratore Generale Presidenti dei Tribunali del Distretto Ordini degli Avvocati del Distretto Magistrati e Personale amministrativo in sede;
RSPP e Medico competente 00.SS. e R.S.U.
Il provvedimento sarà pubblicato sul sito internet della Corte d'Appello.

Bologna, 11 marzo 2020
Il Presidente Vicario della Corte d'Appello
Roberto Aponte


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