Quel che resta dei libri - O del ricordarsi solo i dettagli e il panorama
Pubblicato il 03/04/21 10:19 [Doc.8912]
di Giovanni Zagni, direttore dei progetti di fact-checking PagellaPolitica e Facta.


Ho letto Gente di Dublino e non me ne ricordo nulla. O meglio: ricordo più o meno dov'ero quando l'ho letto, e che l'ultimo racconto si intitola I morti e mi sembrò il più bello di tutti. Dopo oltre quindici anni dalla lettura — ma non sono per nulla certo dell'anno preciso — mi è rimasta una vaga impressione che fosse un capolavoro. E questo è tutto.

Mi succede piuttosto spesso che un libro o un autore salti fuori in una conversazione e, insieme all'immediato riconoscimento di un nome noto — fonte, per il lettore accanito, di una soddisfazione da secchione — si spalanchi il vuoto della totale assenza di ricordi od opinioni circostanziate. «L'ho letto, ma non mi ricordo assolutamente nulla», sarebbe in quel caso la risposta più onesta, ma per non sembrare quello che sta facendo finta, oppure per il gusto di partecipare alla conversazione, ricostruisco allora qualche idea rabberciata di che cosa dica e come.
Contiuna a leggere: https://giovannizagni.substack.com/p/i-libri-scomparsi


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