Il piacere della stroncatura - Che cosa c'è di più divertente di una recensione negativa?
Pubblicato il 11/04/21 08:51 [Doc.8948]
di Giovanni Zagni, direttore dei progetti di fact-checking PagellaPolitica e Facta.


Come ben sanno gli autori televisivi e i direttori dei quotidiani, non c'è niente di meglio di una bella polemica per fare audience e pagine viste. Il critico letterario è una specie a rischio, se non proprio in via d'estinzione, eppure proprio in questa nicchia si trovano alcune delle letture più divertenti di tutte: le recensioni di libri che, per un motivo o per l'altro, al critico non sono piaciuti. Le stroncature, insomma.

Anche se non si tratta di veri e propri critici di mestiere, ma piuttosto di professionisti prestati a quell'arte, gli accademici producono con grande diletto alcune delle stroncature migliori. Nella vita di un ricercatore universitario, che nelle materie umanistiche è fatta per la maggior parte di lunghe ore di lettura piuttosto noiosa, ci sono rari momenti di vero e proprio spasso, e uno di questi è quando ci si imbatte nella stroncatura di un libro nella sezione recensioni delle riviste.
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