Considerazioni a caldo sulle nuove norme in materia di Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza COVID-19.
Pubblicato il 10/01/22 00:00 [Doc.10076]
di Carlo Alberto Calcagno, Membro UNAM sezione di Savona at UNAM - Unione Nazionale Avvocati per la Mediazione - Ass. Specialistica Maggiormente Rappresentativa


Come è noto Il DECRETO-LEGGE 7 gennaio 2022, n. 1 (Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli istituti della formazione superiore. (22G00002) da oggi ha modificato gli articoli 9 bis e 9-sexies del DECRETO-LEGGE 22 aprile 2021, n. 52 (Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-19. (21G00064)) come convertito nella con modificazioni dalla L. 17 giugno 2021, n. 87 (in G.U. 21/06/2021, n. 146).
Sono convinto che alcune misure siano insufficiente e/o inutili
Intanto solo dal 1° febbraio 2022 (art. 9 bis d.l. 52/21 come modificato) scatta l'obbligo del green pass per accedere a pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali. A quelle data se i contagi continuano di questo passo non so chi andrà in quei luoghi e a fare che.
Gli ospedali più importanti sono già al collasso, almeno in Liguria.
Ma comunque si scopre che tra questi locali pubblici non c'è il Tribunale per quanto riguarda l'accesso delle parti e dei loro testimoni (art. 9 sexies d.l. 52/21 come modificato).
Mi pare poco produttivo includere tra i soggetti che devono avere il green pass solo gli avvocati e i periti. In primo luogo perché gli avvocati e i periti sono certo più responsabili delle parti (almeno questo è quel che mi auguro) dovendo lavorare in tribunale ogni giorno.
A questo punto sarà imbarazzante per l'organismo chiedere agli avvocati il green pass e invece nulla alle parti.
Sarà impossibile per i mediatori assicurare la propria incolumità e quella delle parti, laddove l'avvocato (super vaccinato) non voglia condurre una mediazione telematica.
Si pensa ancora evidentemente che sia più importante accedere alla giustizia rischiando la vita, che garantire la salute.
Spero che prevalga la ragionevolezza e questa normativa venga cambiata.


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