Bancarotta fraudolenta: il socio ha il dovere di vigilare sulla gestione della società
Pubblicato il 28/07/22 11:39 [Doc.10912]
di Redazione IL CASO.it


Nella società di persone, il potere di amministrazione disgiunta spettante, di regola, a ciascun socio, non vale, di per sé, a esonerare il socio, che non si sia reso autore di condotte pregiudizievoli per la società ed i creditori, da responsabilità anche penale, a titolo di concorso in bancarotta fraudolenta patrimoniale, in caso di dichiarazione di fallimento, essendo egli onerato del potere-dovere di vigilare sulla complessiva gestione della società, salvo che non adduca specifiche e documentate ragioni atte a dar conto dell'inesigibilità del relativo esercizi. (Principio enunciato dalla Corte)


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