Cram down fiscale (Artt. 182 bis l.f. e 48 CCI): i requisiti della essenzialità del consenso del creditore e della maggiore convenienza sono alternativi
Pubblicato il 25/01/23 09:06 [Doc.11643]
di Redazione IL CASO.it


Accordi di ristrutturazione - Cram down fiscale - Art. 182 bis l.f. (ora 48 CCI) - Omologa - Lettura costituzionalmente orientata - Ammissibilità - Conformita' a principio di ragionevolezza - Necessità - Alternatività dei requisiti legali della essenzialità del consenso e della maggiore convenienza rispetto all'alternativa liquidatoria

Ai fini dell'applicabilità del cram down fiscale in materia di accordi di ristrutturazione per superare il dissenso dell'ente impositore, deve ritenersi la alternatività - e non la cumulatività - dei due requisiti legali della essenzialità del consenso del dissenziente ai fini del raggiungimento delle maggioranze di legge e della maggiore convenienza rispetto all'alternativa liquidatoria; deponendo in tal senso una lettura costituzionalmente orientata della norma - perché fondata sul principio di ragionevolezza ex art. 3 Cost - oltre che fedele alla ratio di tutela del favor debitoris ed, in particolare del valore impresa, anch'esso di rilievo costituzionale ex art. 41/co.1 Cost.

Continua a leggere le altre massime e il testo di questa decisione sulla Rivista Ristrutturazioni aziendali: https://ristrutturazioniaziendali.ilcaso.it/Giurisprudenza/328


© Riproduzione Riservata