Misure restrittive nei confronti della Bielorussia: il Tribunale respinge il ricorso proposto dal sig. Aleksandr Vasilevich Shakutin contro le misure restrittive impostegli
Pubblicato il 09/06/23 00:00 [Doc.12096]
di Corte di giustizia dell'Unione europea - UE


Sentenza del Tribunale nella causa T-141/21 | Shakutin/Consiglio

Gli elementi di fatto prodotti dal Consiglio sono sufficientemente concreti, precisi e concordanti per dimostrare che il sig. Shakutin trae vantaggio dal regime di Lukashenko, cui fornisce sostegno In seguito alle elezioni presidenziali bielorusse nel 2020, che sono risultate, secondo il Consiglio, incompatibili con le norme internazionali e turbate dalla repressione di candidati indipendenti e dalla repressione nei confronti di manifestanti pacifici, il Consiglio ha elaborato un ulteriore ciclo di misure restrittive nei confronti della Bielorussia: esso ha così integrato l’elenco delle persone alle quali è vietato entrare o transitare nel territorio degli Stati membri e i cui fondi e le cui risorse economiche sono congelati1 . Il sig. Aleksandr Vasilevich Shakutin, cittadino bielorusso, figura tra le persone il cui nome è stato aggiunto all’elenco. Il Consiglio lo ha identificato, in particolare, come uno dei principali imprenditori operanti in Bielorussia, con interessi d’affari nei settori dell’edilizia, della costruzione di macchinari e dell’agricoltura, nonché come una delle persone che hanno beneficiato delle privatizzazioni durante il mandato presidenziale di Aleksandr Lukashenko. Egli sarebbe anche un membro o ex membro del presidium dell’associazione pubblica pro-Lukashenko «Belaya Rus» e del Consiglio per lo sviluppo dell’imprenditoria nella Repubblica di Bielorussia (Council for the Development of Entrepreneurship, in prosieguo: il «CDE»). Secondo il Consiglio, egli trae vantaggio dal regime di Lukashenko, cui fornisce sostegno.

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