Come dovranno essere predisposti gli atti del processo tributario dal 1° settembre
Pubblicato il 04/09/23 09:01 [Doc.12354]
di Redazione IL CASO.it


QUESTIONE:
Dal 1° settembre anche gli atti del processo tributario dovranno essere predisposti secondo quanto dispone il DECRETO 7 agosto 2023, n. 110 per espresso rinvio del comma 2 dell'art. 1 del D.Lgs 546/92 ?

Per taluni sì (oggi su #Ipsoa), personalmente, invece, nutro più di qualche dubbio.

Se il nuovo paragrafo dell'art. 121 cpc ('chiarezza e sinteticità') è un concetto recepibile (come espressione sostanziale del principio generale di economia processuale già proprio del processo tributario), il Regolamento attuativo pare, invece, specifico per il processo civile e penale.
Diversamente la prima ad adeguarsi a tali criteri dovrebbe essere l'Amministrazione ('attrice in senso sostanziale') e sappiamo bene che gli attuali standard degli avvisi di accertamento siano incompatibili con i criteri del Regolamento.

A prescindere, sarà comunque interessante verificare se, a partire da oggi, i giudici tributari valuteranno, con il medesimo metro usato per il contribuente, la 'sinteticità' (da intendersi come qualità dell’esposizione e non certo quantità dei caratteri) e la 'chiarezza' (logica giuridica) degli atti dell'Erario o se si focalizzeranno solo su una delle parti processuali, come sovente accade:
"Avvocato lei ha scritto troppo!".
"Scusi Giudice ha ragione, ma sa, dovevo pur replicare a 100 pagine di PVC, a 40 pagine di Accertamento e 7 rilievi diversi, offrendo nel testo la controprova a mille atti d'indagine".

 


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