Consenso e informazione quando i dati personali sono destinati ad essere 'lavorati' da un algoritmo
Pubblicato il 17/10/23 08:21 [Doc.12506]
di Redazione IL CASO.it


Dati personali – Intervento di algoritmo – Consenso dell’utente e informazione

Quando, come nella specie, i dati personali dei privati sono destinati ad essere "lavorati" da un algoritmo, anche tale modalità essere coperta dal consenso, per cui, ad integrare i presupposti del "libero e specifico" consenso, affinché esso sia legittimo e valido, è richiesto che l'utente sia in grado di conoscere l'algoritmo, inteso come procedimento affidabile per ottenere un certo risultato o risolvere un certo problema, che venga descritto all'utente in modo non ambiguo ed in maniera dettagliata, come capace di condurre al risultato in un tempo finito.

Che, poi, il procedimento sia altresì idoneo ad essere tradotto in linguaggio matematico è tanto necessario e certo, quanto irrilevante: ed invero, non è richiesto né che tale linguaggio matematico sia reso conoscibile agli utenti, né, tanto meno, che essi lo comprendano; ciò che rileva, invece, è che sia possibile tradurre in linguaggio matematico/informatico i dati di partenza, cosicché il tutto divenga opportunamente comprensibile alla macchina, grazie ai soggetti esperti programmatori, secondo le sequenze e le istruzioni tratte dai dati "in chiaro".

 


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