Rifiuti: la Corte impone sanzioni pecuniarie alla Romania per non aver chiuso discariche non autorizzate
Pubblicato il 18/12/23 00:00 [Doc.12744]
di Corte di giustizia dell'Unione europea - UE


Sentenza della Corte nella causa C-109/22 | Commissione / Romania (Chiusura di discariche)

La Corte aveva già constatato l'inadempimento della Romania al diritto dell'Unione in una sentenza pronunciata nel 2018

Il diritto dell'Unione mira a prevenire o a ridurre il più possibile le ripercussioni negative sull'ambiente derivanti dalle discariche di rifiuti. Nel 2018, la Corte aveva dichiarato che la Romania era venuta meno all'obbligo di fermare il collocamento di rifiuti e di chiudere 68 discariche non autorizzate. Nel 2022, ritenendo che la Romania non si fosse ancora conformata alla sentenza del 2018, la Commissione europea ha proposto un nuovo ricorso per inadempimento. Nella sua sentenza, la Corte di giustizia constata che la Romania non ha ancora dismesso 31 siti non autorizzati al funzionamento e condanna la Romania a pagare una somma forfettaria di 1,5 milioni di euro e una penalità di 600 euro per discarica e per giorno di ritardo. Nel fissare l'importo della penalità, la Corte prende in considerazione la gravità dell'infrazione, la sua durata e la capacità finanziaria della Romania. Infatti, l'attuazione incompleta della sentenza del 2018 comporta un notevole rischio di inquinamento e di gravi conseguenze per la salute umana, in particolare per il rilascio di sostanze chimiche nocive nel suolo, nell'aria e nell'acqua. Inoltre, l'inadempimento si protrae da più di quattro anni, ossia ha una durata considerevole. A causa del rischio che tale inadempimento genera per l'ambiente e per la salute umana, e al fine di prevenire il ripetersi di infrazioni analoghe, la Corte condanna la Romania altresì al pagamento di una somma forfettaria adeguata alle circostanze e proporzionata all'infrazione commessa.


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