N. 898 - Innovazione e politiche di sostegno pubblico: un'analisi comparata
Pubblicato il 24/12/24 00:00 [Doc.14112]
di BANCA D'ITALIA


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di Fabio Bertolotti, Luca Citino, Andrea Linarello, Francesca Lotti, Elena Padovani, Elena Pisano, Marzia Romanelli, Alessandra Sanelli, Filippo Scoccianti, Enrico Sette ed Ernesto Zangaridicembre 2024

La crescita del reddito pro capite dipende in larga misura dal progresso tecnologico. Esso, a sua volta, è stimolato dall'attività innovativa, che si realizza anche grazie alla ricerca e sviluppo (R&S), pubblica e privata, e alla nascita di imprese portatrici di innovazioni in termini di idee, prodotti e processi. Il lavoro fornisce un'analisi comparata tra paesi dell'attività innovativa e degli strumenti pubblici per il suo sostegno, con particolare riferimento a R&S e imprese innovative.

In Italia la spesa pubblica diretta in R&S in rapporto al PIL si collocava nel 2022 ancora sotto la media UE. Il credito di imposta per spese in R&S è inferiore a quello di altri paesi avanzati; solo per i brevetti e alcuni altri beni immateriali il sostegno fiscale è equivalente. Si stima che allineare alla media OCSE l'aliquota del credito di imposta aumenterebbe la spesa privata in R&S del 15 per cento. Per le start up e PMI innovative gli incentivi italiani sono comparabili a quelli di altri paesi avanzati.

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