N. 897 - La potenziale rilevanza macroeconomica dei materiali critici: alcune evidenze preliminari
Pubblicato il 24/12/24 00:00 [Doc.14113]
di BANCA D'ITALIA
La crescita degli investimenti nelle fonti di energia rinnovabile ha sospinto la domanda mondiale di alcuni materiali critici (tra cui rame, nickel, cobalto, litio, terre rare e grafite). Nel lavoro si valuta se, per via della loro accresciuta importanza, la volatilità dei prezzi di tali materiali possa influenzare significativamente grandezze macroeconomiche quali l'inflazione e il prodotto, al pari di quanto avviene per le materie prime energetiche tradizionali (petrolio e gas).
In uno scenario di accelerazione della transizione ecologica, già nel 2030 i mercati dei materiali critici potrebbero avere una dimensione complessiva paragonabile a quella del mercato del gas naturale. Tuttavia, i possibili impatti su inflazione e prodotto potrebbero essere mitigati da diversi fattori, tra cui la crescente sostituibilità dei materiali critici dovuta a progressi tecnologici; permangono rischi di approvvigionamento legati all'intensificarsi della frammentazione geopolitica.
Testo della pubblicazione
© Riproduzione Riservata