Locazioni e registrazioni online: nuovo look per il modello Rli
Pubblicato il 16/06/17 08:15 [Doc.3237]
di Redazione IL CASO.it


La versione ora in uso sarà valida fino al 18 settembre 2017, senza periodo di sovrapposizione. Con l’aggiornamento, debutta il quadro E, per i canoni differenti in una o più annualità

Pronto il nuovo Rli, il modello per registrare i contratti di locazione e affitto di immobili e per comunicare eventuali proroghe, cessioni, risoluzioni e subentri, nonché per esercitare o revocare l’opzione per il regime della cedolare secca.
È utilizzato anche per: registrare contestualmente i contratti di affitto di terreni e degli annessi titoli Pac (in sostituzione del modello 69); comunicare i dati catastali dell’immobile oggetto di locazione o di affitto; denunciare i contratti di locazione non registrati, i contratti di locazione con canone superiore a quello registrato o i comodati fittizi; registrare i contratti di locazione con previsione di canoni differenti per le diverse annualità; registrare i contratti di locazione a tempo indeterminato; gestire la comunicazione della risoluzione o proroga tardiva in caso di cedolare secca; registrare i contratti di locazione di pertinenze concesse con atto separato rispetto all’immobile principale.

L’approvazione arriva con il provvedimento 15 giugno 2017, che dà il via libera insieme alle relative istruzioni e alle specifiche tecniche per la trasmissione telematica.
Entrerà ufficialmente in servizio dal prossimo 19 settembre in sostituzione di quello approvato il 10 gennaio 2014. Quest’ultimo rimane in carica, da solo, fino al giorno precedente: scambio di testimone tra i due, quindi, senza periodi di sovrapposizione.

Con il restyling, oltre all’inserimento di alcuni spazi che forniscono dati aggiuntivi riguardanti i soggetti interessati e il tipo di contratto, debutta il nuovo quadro E; deve essere compilato soltanto se per una o più annualità è previsto un canone differente e se la casella “Casi particolari” del quadro “A - Dati generali”, è stata valorizzata con i codici “1” o “3” che individuano, appunto, tale ipotesi. Il secondo codice, in particolare, indica che si è scelto di pagare l’imposta in un’unica soluzione per tutto il periodo del rapporto di locazione. Il canone per la prima annualità deve essere inserito nella sezione 1 del quadro A; per quelle successive, i canoni trovano posto nei campi del novello quadro E.



Il modello va presentato in via telematica, direttamente o tramite gli intermediari autorizzati, oppure all’ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate.
r.fo.
pubblicato Giovedì 15 Giugno 2017


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