Un ricco bonus fiscale a favore di chi fa investimenti pubblicitari
Pubblicato il 24/07/17 08:54 [Doc.3492]
di Redazione IL CASO.it
Riconosciuto, a partire dal 2018, a imprese e lavoratori autonomi che decideranno di promuovere la propria attività su quotidiani, periodici, emittenti televisive e radiofoniche
A partire dal 2018, imprese e lavoratori autonomi potranno beneficiare di un credito dâimposta in relazione alle campagne pubblicitarie effettuate su quotidiani, periodici, emittenti televisive e radiofoniche.
à una delle novità introdotte dalla manovra correttiva dei conti pubblici (articolo 57-bis, decreto legge 50/2017).
In tal modo, il legislatore ha dato attuazione a quanto previsto dalla delega contenuta nella legge 198/2016, finalizzata allâintroduzione di benefici fiscali connessi agli âinvestimenti pubblicitari incrementali su quotidiani e periodici nonché sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitaliâ, attraverso il riconoscimento di âun particolare beneficio agli inserzionisti di micro, piccola o media dimensione e alle start up innovativeâ (articolo 2, comma 2, lettera n).
Lâobiettivo è duplice: da un lato, spingere imprese e lavoratori autonomi a utilizzare gli strumenti pubblicitari per sostenere lo sviluppo e la crescita della propria attività e, dallâaltro, aumentare le risorse finanziarie a favore del comparto editoria.
Più in particolare, è previsto che âa decorrere dallâanno 2018, alle imprese e ai lavoratori autonomi che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali, il cui valore superi almeno dellâ1% gli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nellâanno precedente, è attribuito un contributo, sotto forma di credito dâimposta, pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati, elevato al 90% nel caso di microimprese, piccole e medie imprese e start up innovative, nel limite massimo complessivo di spesa stabilito annualmente con Dpcm. Il credito dâimposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione (â¦)â.
Per rendere concretamente operativo il beneficio fiscale, sarà necessario attendere le relative disposizioni di attuazione, la cui emanazione è affidata a un successivo Dpcm da adottare, nel rispetto della normativa europea sugli aiuti di Stato, entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge.
Con il Dpcm, infatti, dovranno essere definiti: le tipologie di investimento che danno diritto al beneficio; i casi di esclusione; le procedure di riconoscimento, concessione e utilizzo del credito; la documentazione richiesta; il sistema dei controlli volti ad assicurare il rispetto dei limiti previsti dalla legge.
Nellâattesa delle disposizioni attuative e sulla base di quanto attualmente previsto dalle disposizioni in esame, si fornisce una prima ricostruzione del nuovo credito dâimposta.
Ambito soggettivo: chi ha diritto al credito dâimposta
Dalla lettura della norma, si evince che, sotto il profilo soggettivo, potranno beneficiare del credito dâimposta:
imprese
lavoratori autonomi.
Si tratta, a ben vedere, di una formulazione alquanto ampia che sembra includere in modo onnicomprensivo nel perimetro di riferimento dellâagevolazione tanto le imprese (a prescindere dalla loro forma giuridica) quanto i lavoratori autonomi (in particolar modo, quindi, i professionisti).
Del resto, la riforma degli ordinamenti professionali (attuata con il Dpr 137/2012) ha previsto che âè ammessa con ogni mezzo la pubblicità informativa avente a oggetto â'lâattività delle professioni regolamentate, le specializzazioni, i titoli posseduti attinenti alla professione, la struttura dello studio professionale e i compensi richiesti per le prestazioniâ (articolo 4, comma 1).
Ambito oggettivo: quali investimenti sono agevolabili
Il riconoscimento del credito dâimposta è connesso agli investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali.
Deve trattarsi, però, di investimenti incrementali, cioè il cui valore deve superare almeno dellâ1% quello relativo agli investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nellâanno precedente.
Ammontare del credito dâimposta
Il credito dâimposta è pari al:
75% del valore incrementale degli investimenti effettuati
90%, nel caso di microimprese, piccole e medie imprese e start up innovative.
In entrambi i casi, quindi, sarà prima necessario verificare che lâammontare degli investimenti pubblicitari realizzati in un determinato anno sia superiore, almeno dellâ1%, a quello degli investimenti effettuati nellâanno precedente. Se tale verifica ha esito positivo, per il calcolo del beneficio spettante, si applicheranno al valore incrementale le aliquote del 75% e del 90%, a seconda dei casi.
Il credito d'imposta è concesso nel limite complessivo, che costituisce tetto di spesa, stabilito annualmente con Dpcm (adottato ai sensi dellâarticolo 1, comma 4, legge 198/2016).
Utilizzo del credito dâimposta
Il credito sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione, mediante il modello F24, previa istanza diretta al dipartimento per lâInformazione e lâeditoria della presidenza del Consiglio dei ministri.
Gennaro Napolitano
pubblicato Venerdì 21 Luglio 2017
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