Discrasia tra tasso indicato in contratto e tasso effettivo celato nel piano di ammortamento
Pubblicato il 02/07/18 00:00 [Doc.4913]
di Redazione IL CASO.it


Tribunale di Teramo, Ordinanza del 20 giugno 2018, Est. Eloisa Angela Imbesi

Segnalazione e aassime a cura dell'Avv. Dario Nardone del Foro di Pescara.

Discrasia tra tasso indicato in contratto e tasso effettivo celato nel piano di ammortamento - rideterminazione del piano di ammortamento con applicazione dei tassi sostitutivi BOT ex art. 117 TUB - calcolo delle eccedenza pagate dal mutuatario

Nel caso che il mutuatario lamenti la discrasia tra il tasso (TAN) indicato nella parte letterale del contratto e il tasso maggiore effettivamente applicato del piano di ammortamento, il CTU dovrà verificare se il piano medesimo presenti elementi di indeterminatezza e se il calcolo dello stesso (o il suo ricalcolo al variare dell'indice di riferimento del tasso nominale) abbiano comportato uno scostamento tra tasso enunciato in contratto e tasso effettivamente applicato, avendo cura altresì di chiarire se detto scostamento possa o meno ritenersi in linea con i parametri negoziali e se sia stato o meno percepibile dal mutuatario.

In caso di ravvisata indeterminatezza del piano di ammortamento e di ravvisato scostamento tra tasso enunciato in contratto e tasso effettivamente applicato, non in linea con i parametri negoziali, ferme la durata e le cadenze delle rate negozialmente previste, il CTU dovrà determinare un piano di ammortamento al tasso legale, calcolando la differenza tra le rate sinora scadute e pagate al tasso convenzionale indeterminato e quelle ricalcolate al tasso sostitutivo indicato, nonché quanto ancora dovuto alla banca convenuta per le rate scadute e non pagate e per le rate a scadere sempre applicando il tasso sostitutivo indicato.


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