Astratta configurabilità di unâazione diretta del socio nei confronti dellâamministratore per danno diretto al suo patrimonio
Pubblicato il 26/05/15 20:13 [Doc.537]
di Redazione IL CASO.it
Segnalazione e massima di Gianluigi Morlini
Eâ astrattamente configurabile lâipotesi di danno diretto al patrimonio del socio di s.r.l. nellâipotesi in cui, allâesito di accertamento fiscale eseguito dalla G.d.F., che abbia ritenuto lâesistenza di costi indeducibili esposti dalla società , venga applicata al socio della stessa, a base ristretta di partecipazione (due soci), sanzioni amministrative sul presupposto dellâintervenuta percezione di utili dâimpresa non dichiarati dal parte del medesimo.
Nel caso indicato il danno prospettato, qualora esistente, incide direttamente sul patrimonio del socio che può contestare lâaccertamento induttivo indipendentemente da distinte iniziative assunte o meno dalla medesima società .
Non è, peraltro, accoglibile la domanda proposta ex art 2476 comma VI c.c. per mancanza di prova effettiva del danno, qualora il socio non provi di aver dovuto corrispondere lâimporto della sanzione amministrativa a lui comminata, ovvero non abbia provato che in concreto non ha percepito utile di sorta .
Eâ onere dellâattore provare la specifica condotta esclusiva colposa o dolosa dellâamministratore tenuto conto che il bilancio nel quale sono stati esposti i costi è approvato dallâassemblea con il voto determinante dello stesso socio allâepoca di maggioranza.
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