Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione per l’elezione dei membri del Parlamento Europeo
Pubblicato il 14/04/14 00:00 [Doc.64]
di Redazione IL CASO.it


Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
Delibera n. 138/14/CONS

Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione relative alla campagna per l’elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia fissata per il giorno 25 maggio 2014.

Segnalazione della Dott.ssa Ivana Nasti

Il commento
di Andreina Tarallo

La legge 31 luglio 1997, n. 249 e il decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177 (Testo Unico della radiotelevisione) individuano nella tutela del pluralismo uno dei compiti principali dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni nel settore radiotelevisivo.

I riferimenti normativi per l’attività di vigilanza si ritrovano poi nella legge 10 dicembre 1993, n. 515 e nella legge 22 febbraio 2000, n. 28, così come modificata dalla legge 6 novembre 2003, n. 313, oltre che nel decreto del Ministro delle comunicazioni 8 aprile 2004, che emana il Codice di autoregolamentazione per l’emittenza radiotelevisiva locale.

Chiamate ad applicare la normativa sono, per la RAI, la Commissione parlamentare di vigilanza e, per le televisioni e le radio private, l’Autorità, che si avvale dei Comitati regionali per le Comunicazioni (Corecom), per quanto riguarda l’emittenza radiotelevisiva locale.

In occasione di ogni singola consultazione elettorale, i due organismi previa intesa, provvedono ad emanare specifici regolamenti.

In vista della elezione dei membri del parlamento europeo spettanti all’Italia fissata per il giorno 25 maggio 2014, l’Autorità ha adottato la delibera n. 138/14/CONS, recante “Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione relative alla campagna per l’elezione dei membri del parlamento europeo spettanti all’Italia fissata per il giorno 25 maggio 2014”.

La predetta delibera è finalizzata a dare concreta attuazione ai principi del pluralismo, dell’imparzialità, dell’indipendenza, dell’obiettività e della completezza del sistema radiotelevisivo, nonché ai diritti riconosciuti ai soggetti politici dagli artt. 4 e 5 della legge 22 febbraio 2000, n. 28.

La relativa disciplina si applica a tutte le emittenti radiofoniche e televisive private, sia in ambito nazionale che locale, e concerne le modalità di realizzazione dei programmi di comunicazione politica, nonché di quelli informativi, e le modalità di realizzazione e trasmissione dei messaggi politici autogestiti a titolo gratuito e a pagamento (questi ultimi realizzabili solo in ambito locale).

La delibera reca altresì specifiche previsioni sulle modalità di accesso dei soggetti politici alla stampa quotidiana e periodica.

La parte finale del provvedimento è poi dedicata all’attività di vigilanza sulla corretta e uniforme applicazione delle previsioni vigenti, all’attività di accertamento delle eventuali violazioni e ai conseguenti procedimenti sanzionatori: il potere di vigilare sul rispetto della legge e delle relative disposizioni attuative spetta esclusivamente all’Autorità la quale, ove accerti l’intervenuta violazione, applica le sanzioni previste dalla legge, anche nei confronti della Rai. (Andreina Tarallo)


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