L'Ordine degli Avvocati di Milano esprime solidarietà e vicinanza ai praticanti avvocati
Pubblicato il 19/11/20 08:23 [Doc.8336]
di Redazione IL CASO.it


Il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Milano,
nella seduta del 12 novembre 2020
rilevato che
- stante l'aggravarsi della situazione epidemiologica legata alla diffusione del Covid-19 e la correlata difficoltà di approntare misure volte ad evitare assembramenti di candidati e commissari, il Ministero della Giustizia, con decreto in data 10 novembre 2020, ha disposto il "Differimento delle date di espletamento delle prove scritte dell'esame di abilitazione all'esercizio della professione forense e del termine di presentazione delle domande" in relazione alla sessione del corrente anno, originariamente previste per i giorni 15, 16 e 17 dicembre 2020;
- il suddetto decreto si limita a rinviare il calendario delle prove, senza tuttavia individuare le date successive;
considerato che
- il provvedimento del Ministero, seppur comprensibilmente motivato dalla crisi sanitaria in atto, desta perplessità quanto alla sua deficitaria formulazione e ai suoi effetti, atteso che - a fronte di un contesto emergenziale noto da diversi mesi, anche nel suo previsto peggioramento autunnale - si è optato per il mero rinvio dell'esame, senza delineare contestualmente adeguate procedure finalizzate a garantire anche in costanza di emergenza sanitaria la fissazione delle prove entro un termine utile a concludere tutte le prove ed avere gli esiti entro la fine del 2021;
- in proposito, la Corte d'Appello di Milano, in collaborazione con l'Ordine Avvocati, aveva già previsto - per tempo - modalità di svolgimento dell'esame che avrebbero consentito ai commissari e ai candidati del Distretto di operare in sicurezza, all'interno di spazi idonei;
- senza ulteriori adeguamenti, anche un possibile rinvio delle prove alla primavera del 2021 renderebbe del tutto incerto l'esame e rischierebbe di bloccare, ingiustamente e per un tempo oggi non determinabile, il percorso di circa venticinquemila praticanti avvocati; tanto più se l'accesso fosse limitato a chi abbia completato la pratica forense entro il 10 novembre scorso, con possibili contenziosi da parte degli esclusi;
- è ragionevole ritenere che, anche nei primi mesi del prossimo anno, la situazione generale in Italia impedirà lo svolgimento delle prove in presenza, soprattutto in considerazione del consistente numero di candidati di alcuni Distretti di Corte di Appello, tra cui quello di Milano;
- l'esperienza della pandemia ha generato varie forme di esecuzione a distanza delle prove scritte d'esame, particolarmente in ambito universitario, suscettibili di essere imitate;
- in relazione a tali legittime preoccupazioni, l'Ordine ha ricevuto numerose sollecitazioni e richieste di intervento, tanto da associazioni e comitati di giovani colleghi, quanto da singoli praticanti, anche nel corso di un recente incontro appositamente organizzato dalla Consigliera Segretario;
- nel contempo, l'attuale disciplina dell'esame meriterebbe una significativa revisione, rafforzando efficacemente il controllo degli Ordini durante il percorso formativo, anche attraverso l'attività delle Scuole Forensi;
- a tal riguardo, non può essere condivisa l'ipotesi normativa di una laurea abilitante, tale da determinare il superamento tout court di ogni forma di valutazione: la delicatezza e la complessità dell'attività connessa alla tutela dei diritti dei cittadini, di rilievo costituzionale e considerata di pubblica necessità, ai sensi dell'art. 359 c.p., richiedono infatti un serio percorso professionalizzante, che valorizzi sia le competenze acquisite, sia la pratica effettiva dei futuri avvocati;
ESPRIME
solidarietà e vicinanza ai praticanti avvocati, per le indubbie difficoltà che sono, ingiustamente, costretti a subire, anche in conseguenza della mancanza di una specifica normativa emergenziale a loro tutela;
INVITA
il Ministro della Giustizia e il Governo ad adottare - auspicabilmente previa consultazione delle Istituzioni forensi nazionali e degli Ordini territoriali - ogni più opportuno provvedimento finalizzato a - fissare, nel più breve tempo possibile, le date di svolgimento delle prove scritte dell'esame di abilitazione alla professione forense, - adottare adeguate misure atte a garantire condizioni di sicurezza sanitaria, - prevedere eventualmente idonee forme di svolgimento in modalità telematica, qualora l'evoluzione della situazione epidemiologica lo richiedesse, - completare, in ogni caso, l'intera procedura d'esame entro il 2021;
MANIFESTA
la più ampia disponibilità a collaborare alla rapida sperimentazione delle modalità alternative di svolgimento a distanza delle prossime prove scritte, anche attraverso i consolidati rapporti con la rete universitaria lombarda che già ne fa uso.
Il Consigliere Segretario Avv. Nadia Germanà Tascona
Il Presidente Avv. Vinicio Nardo


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