Il giudizio di ottemperanza copre il dedotto ed il deducibile del giudizio a quo (c.d. giudicato esplicito).
Pubblicato il 26/11/21 00:00 [Doc.9909]
di Redazione IL CASO.it


di Giuseppe Chiaramonte
Avvocato Tributarista presso Studio Tributario Ferrari - Docente presso Scuola di Formazione Professionale in Diritto Tributario Ipsoa

Cass., Ord. 18.11.2021, n. 35137

La Suprema Corte di Cassazione ha confermato la sentenza con la quale la corte territoriale, interpretando estensivamente la statuizione passata in giudicato di cui si chiedeva l'esecuzione, ha statuito che dall'accoglimento del ricorso avente ad oggetto la domanda di annullamento dell'Intimazione di pagamento opposta per omessa notifica degli atti prodromici, ne discende l'annullamento, altresì, del ruolo e delle presupposte cartelle di pagamento quale premessa necessaria dell'atto impugnato, motivando nel modo che segue:
- "La C.T.R. si è attenuta al consolidato principio secondo il quale il giudicato copre il dedotto ed il deducibile, cioè non soltanto le ragioni giuridiche fatte espressamente valere, in via di azione o in via di eccezione, nel medesimo giudizio (giudicato esplicito), ma anche tutte quelle altre che, se pure non specificatamente dedotte o enunciate, costituiscano, tuttavia, premesse necessarie della pretesa e dell'accertamento relativo, in quanto si pongono come precedenti logici essenziali e indefettibili della decisione, così avendosi il giudicato implicito (Cass. 5486/2019)".

Appare opportuno precisare che il superiore principio va contemperato, ad ogni modo, all'accertamento giudiziale della decorrenza nel caso specifico della prescrizione o della decadenza (a seconda della tipologia dell'atto prodromico a quello opposto, rispettivamente se atto riscossivo nel primo caso o atto accertativo nel secondo) al momento della proposizione del ricorso (nel primo caso) o al momento della pronuncia della sentenza (nel secondo caso).


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