L'istituto della revisione dei prezzi consiste in un rimedio volto a riportare l'equilibrio nel sinallagma contrattuale
Pubblicato il 04/02/22 00:00 [Doc.10182]
di Vincenzo Laudani. Responsabile ufficio gare. Tender office manager. Dottore in giurisprudenza.


APPALTI PUBBLICI - REVISIONE DEI PREZZI - CONDIZIONI - CIRCOSTANZE IMPREVEDIBILI E SOPRAVVENUTE

TAR Lombardia, sez. V, 26.1.2022 n. 181

La funzione dell'istituto non è quella di garantire la remuneratività del servizio ma di garantire la continuità del rapporto in essere a tutela dell'interesse pubblico.

L'istituto può trovare applicazione soltanto laddove sussistano circostanze eccezionali e imprevedibili che alterino significativamente l'originario rapporto contrattuale. In particolare, non possono considerarsi tali i semplici fisiologici aumenti del costo dei fattori della produzione, in quanto elementi prevedibili dall'appaltatore di cui questi deve tenere conto nella formulazione dell'offerta e nella stipula del contratto (e d'altronde resta fermo, a parere di chi scrive, che le sopravvenienze fondano il diritto dell'appaltatore a sciogliersi dal contratto ma non anche un diritto ad un aumento dei prezzi. Anche se in settori come quello dei rifiuti l'impresa si trova ad essere captiva della situazione, dato che un eventuale scioglimento del rapporto comporterebbe l'intervento di poteri autoritativi volti a garantire la continuità del servizio).


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