I casi transitati a ruolo non penale di primo grado dei 27 paesi UE nel 2019 sono stati 54.798.784, ossia 5.542.020 di controversie in più rispetto al 2018.
Sono rimasti sul ruolo a fine anno 15.643.830 procedimenti (+ 2.856.411 rispetto al 2018).
Il tasso di produttività dei giudici è stato in media dell'86,48% e dunque inferiore di più di 3 punti percentuali rispetto al 2018.
I paesi con i giudici più produttivi sono stati Italia, Slovenia e Lituania; i giudici meno produttivi sono stati quelli di Irlanda, Polonia e Slovacchia.
I paesi con minor pendente a fine anno sono stati Lussemburgo, Malta e Lettonia, quelli con maggior pendente Polonia, Italia e Spagna.
I casi civili e commerciali transitati sul ruolo di primo grado sono stati 18.865.338, inferiori a quelli del 2018 (19.034.718) per 169.380 procedimenti.
Ma sono rimasti pendenti a fine anno 8.934.968 (+ 342.429 rispetto al 2018) ossia il 47,36% (+ 2,22 % rispetto al 2018) del totale cec con un tasso medio di risoluzione del 90,55% (-2,34% rispetto al 2018).
La pendenza civile e commerciale rispetto al totale non penale è del 34,43% (-4,21% rispetto al 2018)
I paesi con minor pendente civile e commerciale a fine anno sono stati Lussemburgo, Finlandia ed Estonia, quelli con maggior pendente Italia, Francia e Germania.
I giudici meno produttivi in ambito civile e commerciale sono stati quelli di Irlanda, Grecia e Croazia; i più produttivi quelli di Slovacchia, Slovenia e Portogallo.
A fronte di questa situazione nel 2020 solo sei stati hanno approntato delle riforme dei metodi ADR: Francia, Grecia, Lituania, Malta, Polonia e Portogallo, di cui solo due gli stati chiamati particolarmente in causa: Francia e Polonia.
L'Italia non si è mossa, come sappiamo, sino alla fine del 2021. Nessuna luce arriva invece da Spagna e da Germania.
Tra circa 4-5 mesi conosceremo anche i dati del periodo pandemico.


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