Amazon colpisce ancora - Appunti intorno a una nuova delusione
Pubblicato il 18/03/22 23:00 [Doc.10363]
di Giovanni Zagni, direttore dei progetti di fact-checking PagellaPolitica e Facta.


È successo di nuovo, Amazon mi ha illuso ancora. Ero interessato a un libro sulle teorie del complotto (questo) e l'ho cercato online, ottenendo, naturalmente, Amazon come primo risultato. Il sito di consegne me lo prometteva entro un giorno e, anche se non avevo certo urgenza di leggerlo entro ventiquattr'ore, ero comunque interessato ad averlo presto per le mani. E dunque, cedendo alla tentazione, l'ho ordinato. Di nuovo pensavo, piuttosto ingenuamente, che da qualche parte negli sterminati magazzini di Amazon in Italia ci fosse qualche copia di libri in lingua inglese - dopotutto, Amazon non era nata proprio per consegnare libri?

E di nuovo, come successo un anno fa, mi sono reso conto che il libro era stato stampato in realtà il giorno stesso o la sera prima, in conseguenza della mia richiesta. Mentre la scorsa volta il fatto era almeno un poco nascosto dietro il nome di uno stampatore che si rivelava, appunto, essere un servizio di print on demand (POD), questa volta è scritto senza tanti fronzoli nell'ultima pagina: "Printed by Amazon Italia Logistica S.r.l.". Un libro espresso insomma, un libro su richiesta. Ma un libro non è solo una serie di caratteri su carta: ne parlai già un anno fa e rimando a quel post per due parole sulla fisicità dell'oggetto-libro. Qui ricordo solo che il bibliofilo compra un libro esotico anche per il piacere di possedere un oggetto raro, non soltanto il lavoro, pur buono, di una stamperia di Amazon a Torrazza Piemonte. Aggrava la situazione il fatto che il carattere di libro on demand non mi era stato specificato con chiarezza da nessuna parte al momento dell'acquisto.
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