L'illusione dell'estate - Approcci libreschi al viaggio
Pubblicato il 22/07/22 23:00 [Doc.10867]
di Giovanni Zagni, direttore dei progetti di fact-checking PagellaPolitica e Facta.


L'estate arriva sempre con una promessa di grandi letture. Finalmente!, si dice il lettore accanito, finalmente potrò dedicarmi con continuità ai libri. La pila delle letture urgentissime - gli acquisti fatti d'impulso negli ultimi mesi, che ogni giorno occhieggiano stuzzicanti dal comodino - verrà aggredita di slancio, i libri brevi scorreranno via al ritmo di due o tre alla settimana, e senz'altro, tanto sarà il tempo a disposizione, arriverà l'ora di affrontare il grosso volume, il grande classico, l'opera magna troppo a lungo rimandata.

È arrivato il momento di affrontare la realtà e di svelare che si tratta per lo più di un'illusione. L'ottimismo libresco viene dalle memorie di gioventù, quando l'estate significava tre mesi senza la scuola e, in sostanza, senza molto da fare (chissà quante carriere di lettori sono cominciate grazie alla noia dei ragazzi nelle giornate infinite).
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