L'Invio del giudice in mediazione familiare è obbligatorio in 14 paesi: Austria, Belgio, Cipro, Francia, Germania, Inghilterra e Galles, Irlanda del Nord, Lituania, Lussemburgo, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Scozia e Svezia.
16 sono i paesi che hanno una legislazione specifica in mediazione familiare.
In alcuni di questi paesi la mf è sovvenzionata; in Finlandia lo è anche se non è obbligatoria.
I risultati si toccano con mano:
La spagna fa quasi 8.000 mediazioni all'anno, la Polonia 5.000.
In Italia:
1) la mediazione familiare è facoltativa
2) nessuno sa quante mediazioni familiari si celebrano
3) nessuno sa quanti mediatori familiari ci sono se non le associazioni di settore relativamente al proprio orticello
4) la mediazione familiare non è sovvenzionata
5) la mediazione familiare non riceve crediti di imposta
6) la mediazione familiare non gode del gratuito patrocinio
7) nemmeno la negoziazione assistita in materia familiare che potrebbe aprire le porte in sede di accordo ad una mediazione gode del gratuito patrocinio.
8) Da ultimo sono stati introdotti lacci e laccioli con riferimento alla violenza domestica e di genere che molti dei paesi predetti non prevedono per la ragione che il fatto di non fare mediazione in determinate situazioni (anche dipendenze, tossicodipendenze ecc.) è un dato scontato da mille anni in Europa. E comunque negli altri paesi non Europei le cose non funzionano così; quindi è un dato culturale. Certo si adottano ad es. in America latina precauzioni e modalità come le sessioni separate ad esempio ma l'istituto non è rifiutato a priori. Anche il maltrattante ha bisogno di un intervento.
9) La mediazione familiare non è pubblicizzata né dai media né dagli organi di stampa, né tanto meno dallo Stato
10) La mediazione familiare non ha un albo e nemmeno un registro nazionale; avrà presto un elenco presso il tribunale ma anche qui lacci e laccioli rendono difficile l'ingresso; contro il diniego peraltro non si capisce a quale comitato si deve reclamare (il fantomatico art. 5 che diavolo è?).
11) Lo Stato non mette a disposizione luoghi dove svolgere la mediazione familiare come ha fatto per la mediazione civile col decreto 28 (anche se limitatamente agi Ordini degli avvocati)
12) non sono stati ancora emanati i decreti interministeriali per capire le cose fondamentali sulla professione, sulla deontologia e sulla remunerazione dei mediatori familiari.
13) I Coa non tengono convegni per spiegare agli avvocati che i mediatori familiari non sono stati creati per danneggiarli o levargli lavoro ma solo per aiutarli a dare un servizio più idoneo e duraturo ai genitori e ai loro figli.
14) Non è stato previsto dalla riforma Cartabia che i giudici facciano corsi di mediazione familiare e nonostante questo si è data ai giudici onorari esperti la possibilità di informare i cittadini sulla mediazione familiare.


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