Restrizione illegittima della normativa danese sul ricongiungimento familiare
Pubblicato il 04/01/23 00:00 [Doc.11549]
di Redazione IL CASO.it
La normativa danese che subordina il ricongiungimento familiare tra un lavoratore turco legalmente residente in Danimarca e il suo coniuge alla condizione che tale lavoratore superi un esame attestante un determinato livello di conoscenza del danese costituisce una «nuova restrizione» illegittima
Quest'ultima non può essere giustificata dall'obiettivo di garantire l'integrazione riuscita del coniuge, dato che la normativa danese non prevede che vengano prese in considerazione le capacità d'integrazione proprie del coniuge né altri fattori attestanti l'effettiva integrazione del lavoratore interessato X è entrata nel territorio danese il 14 agosto 2015 e il 21 ottobre 2015 ha presentato all'Ufficio immigrazione (Danimarca) una domanda di permesso di soggiorno a titolo di ricongiungimento familiare con il proprio coniuge, Y, cittadino turco in possesso di un permesso di soggiorno permanente in Danimarca, ove risiede dal 27 settembre 1979. In tale domanda si specificava che Y aveva completato una formazione in lingua danese avente ad oggetto, in particolare, il calcolo tecnico, la segnaletica dei lavori stradali, la comprensione delle piantine, l'introduzione al settore lavorativo e alle tecniche di lavoro, e che, in ogni caso, in quanto lavoratore turco che esercitava un'attività lavorativa in Danimarca dal 1980, ossia da più di 36 anni, segnatamente come tecnico meccanico, agente di servizio, responsabile di magazzino o responsabile di deposito, egli non era tenuto a soddisfare la condizione del superamento di un esame di lingua danese prevista dalla normativa danese di cui trattasi. Nella domanda si precisava inoltre che i quattro figli adulti di Y, sua madre e tutti i suoi fratelli e sorelle vivevano in Danimarca.
Segue nell'allegato
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