Contratto tra avvocato e consumatore: la pattuizione della sola tariffa oraria senza altre precisazioni non soddisfa l'obbligo di chiarezza e comprensibilità
Pubblicato il 13/01/23 07:17 [Doc.11589]
di Redazione IL CASO.it


Il giudice nazionale può ripristinare la situazione in cui il consumatore si sarebbe trovato in assenza di una clausola abusiva lasciando il professionista senza compenso per i servizi forniti

M.A., in quanto consumatore, ha stipulato cinque contratti di servizi legali con D.V., nella sua qualità di avvocato. Ciascuno di tali contratti prevedeva che gli onorari fossero calcolati sulla base di una tariffa oraria, fissata, per le consulenze o le prestazioni di servizi legali fornite a M.A, in EUR 100. D.V. ha fornito i servizi legali nel corso del 2018 e del 2019 e, nel marzo 2019, ha emesso fatture per tutti i servizi forniti. Non avendo ricevuto la totalità degli onorari reclamati, D.V. ha adito il giudice lituano di primo grado chiedendo la condanna di M.A. al pagamento di un importo di EUR 9 900 a titolo di prestazioni legali effettuate e di un importo di EUR 194,30 a titolo di spese sostenute nell'ambito dell'adempimento dei contratti. Tale giudice ha parzialmente accolto la domanda di D.V. L'appello proposto da D.V. è stato respinto dal giudice d'appello. Nel 2020 D.V. ha proposto ricorso per cassazione dinanzi alla Corte suprema di Lituania.
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