Avvocato generale Collins - Annullamento del mutuo ipotecario per clausole abusive: solo i consumatori possono avanzare pretese ulteriori rispetto al rimborso della prestazione pecuniaria
Pubblicato il 23/02/23 08:48 [Doc.11755]
di Corte di giustizia dell'Unione europea - UE


Spetta ai giudici nazionali decidere, in osservanza dell'ordinamento nazionale, se i consumatori abbiano il diritto di far valere pretese del genere e, in caso affermativo, statuire sulla loro fondatezza Nel 2008, A.S. e la sua coniuge, E.S., hanno stipulato un contratto di mutuo ipotecario con la Bank M., al fine di edificare una casa. L'ammontare del mutuo era denominato ed erogato in zloty (PLN) ma - analogamente a migliaia di altri mutui immobiliari concessi ai consumatori in Polonia sin dai primi anni 2000 - esso era indicizzato in franchi svizzeri (CHF). Le rate mensili del mutuo erano da corrispondere in PLN una volta effettuata la conversione in base al valore di vendita dei CHF, pubblicato nella tabella dei tassi di cambio presso la Bank M. in vigore alla data di scadenza di ciascuna rata. Poiché riteneva che il contratto di mutuo in questione contenesse clausole abusive tali da renderlo integralmente nullo ai sensi dell'ordinamento giuridico polacco, A.S. ha promosso un'azione nei confronti di Bank M. dinanzi al Tribunale distrettuale, Varsavia - ?ródmie?cie (Polonia; in prosieguo: il «giudice del rinvio»), sostenendo che detta banca avrebbe ricevuto le rate mensili di rimborso del mutuo senza alcuna giustificazione giuridica o contrattuale e ne avrebbe tratto beneficio. Egli ha domandato alla Bank M. di versare un indennizzo per l'uso del suo denaro senza giustificazione contrattuale, per il mancato guadagno causato dalla sua temporanea impossibilità di adoperare il proprio denaro e per la diminuzione del potere di acquisto dell'importo che egli aveva trasferito a detto istituto di credito.
Segue nell'allegato


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