L'avvocato generale Athanasios Rantos dubita che il meccanismo di autorizzazione da parte della KRS del mantenimento in servizio dei giudici polacchi oltre l'età pensionabile offra sufficienti garanzie di indipendenza
Pubblicato il 10/03/23 00:00 [Doc.11785]
di Corte di giustizia dell'Unione europea - UE


La decisione di autorizzare o meno l'eventuale prosecuzione dell'esercizio delle funzioni di giudice non può basarsi su criteri troppo vaghi e difficilmente verificabili In Polonia, la legge sull'organizzazione degli organi giurisdizionali ordinari prevede che i giudici che desiderino continuare a esercitare le loro funzioni dopo il raggiungimento dell'età pensionabile siano tenuti a dichiarare la loro volontà in tal senso al Consiglio nazionale della magistratura (in prosieguo la «KRS»). Tale dichiarazione deve essere fatta entro un termine previsto dalla legge il cui superamento renderebbe la domanda irricevibile. La KRS può autorizzare un giudice a continuare a svolgere le sue funzioni se il suo mantenimento in servizio risponde, inter alia, a un legittimo interesse dell'amministrazione della giustizia o a un interesse sociale rilevante.
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