
Secondo l'avvocato generale Campos Sánchez-Bordona, la Volkswagen non può essere sanzionata in Italia per il «Dieselgate» dopo esserlo stata in Germania, qualora non vi sia stato un coordinamento sufficiente dei procedimenti sanzionatori dei due Stati
Pubblicato il 04/04/23 08:01 [Doc.11895]
di Corte di giustizia dell'Unione europea - UE
Conclusioni dell’avvocato generale nella causa C-27/22 | Volkswagen Group Italia e Volkswagen Aktiengesellschaft
La sanzione inflitta dalle autorità italiane potrebbe avere natura penale e, nell’ipotesi in cui venga accertato che i fatti sono identici a quelli già giudicati in Germania, violerebbe il diritto a non essere punito due volte per lo stesso reato Il principio del ne bis in idem vieta il cumulo di procedimenti o di sanzioni con natura penale per gli stessi fatti e nei confronti di una stessa persona. Tale principio è sancito all’articolo 50 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (in prosieguo: la «Carta»). Il gruppo Volkswagen ha commercializzato, a livello mondiale, 10,7 milioni di veicoli diesel dotati di dispositivi idonei ad alterare la rilevazione delle emissioni inquinanti. Di tali veicoli, 700 000 sono stati venduti in Italia.
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