Corte UE e magistrati: l'organo responsabile dei procedimenti disciplinari nei confronti dei giudici deve essere indipendente e imparziale
Pubblicato il 12/05/23 08:24 [Doc.12006]
di Corte di giustizia dell'Unione europea - UE


Sentenza della Corte nella causa C-817/21

Le norme che disciplinano il controllo dell’operato del suo direttore devono essere concepite in modo da fugare qualsiasi legittimo dubbio al riguardo In Romania, una persona che è parte in diversi procedimenti penali ha presentato all’Ispettorato giudiziario competente vari esposti disciplinari nei confronti di taluni giudici e procuratori ai quali erano stati assegnati tali procedimenti. Poiché tutti i suoi esposti sono stati archiviati, essa ha presentato un esposto nei confronti dell’ispettore capo, a sua volta archiviato. La stessa si è quindi rivolta alla Corte d’appello di Bucarest al fine di impugnare tale archiviazione, facendo valere, in particolare, che è impossibile esercitare azioni disciplinari a causa della concentrazione dei poteri nelle mani dell’ispettore capo. Una simile concentrazione dei poteri, secondo tale parte, è contraria al diritto dell’Unione. La Corte d’appello di Bucarest ha interpellato la Corte di giustizia a tal riguardo.

Con la sentenza pronunciata in data odierna, la Corte di giustizia conferma la sua giurisprudenza 1 secondo la quale, sebbene l’organizzazione della giustizia sia di competenza degli Stati membri, l’esercizio di tale competenza deve essere conforme al diritto dell’Unione. Pertanto, il regime disciplinare applicabile ai giudici che possono essere chiamati ad applicare il diritto dell’Unione deve presentare le garanzie necessarie al fine di evitare qualsiasi rischio di utilizzo di tale regime disciplinare come strumento di controllo politico delle loro attività.

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