Il grande appiattimento - Si scrive moltissimo e molto poco di interessante?
Pubblicato il 02/06/23 23:00 [Doc.12058]
di Giovanni Zagni, direttore dei progetti di fact-checking PagellaPolitica e Facta.


A fine marzo il podcast quotidiano del New York Times, che si chiama The Daily e da tempo è un mio rito giornaliero, ha pubblicato un’intervista con A.O. Scott, critico cinematografico del giornale per ventitré anni, per approfondire la sua decisione di non dedicarsi più ai film e abbandonare quindi la sua carriera di recensore.

 

Il critico dichiara che, rispetto ai suoi inizi professionali, il cinema di oggi è molto meno interessante, innovativo e coraggioso rispetto anche solo a vent’anni fa. Identifica il momento di svolta nell’arrivo degli IP-driven movies, etichetta piuttosto oscura che sta per “film guidati dalla proprietà intellettuale” e che, un po’ alla buona, potremmo chiamare i “film dei supereroi”. Tra la metà e la fine degli anni Duemila, infatti, i film dei supereroi si sono moltiplicati e hanno occupato gran parte del panorama cinematografico nel settore delle nuove uscite in sala.

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