La transazione nell'ambito delle concessioni non puo' legittimare una proroga tecnica non prevista dagli originari atti di gara
Pubblicato il 27/06/23 19:20 [Doc.12177]
di Vincenzo Laudani. Responsabile ufficio gare. Tender office manager. Dottore in giurisprudenza.


ANAC, Atto dirigenziale del 22.2.2023 - Ufficio Vigilanza, Atto 38991/2022

La transazione nei contratti pubblici non può mai rappresentare uno strumento per eludere le norme inderogabili contenute nel codice dei contratti pubblici; essa perciò è possibile solo nella misura in cui il rapporto contrattuale, pur modificato o integrato a seguito delle reciproche concessioni, mantenga la su struttura originale, e cioè sia tale da non prevedere prestazioni nuove e diverse rispetto a quelle originariamente pattuite” “Da una transazione non può mai derivare un nuovo affidamento senza gara dello stesso servizio, lavoro o fornitura, così come un prolungamento della durata originaria, essendo infatti indiscutibile che la transazione debba svolgersi in relazione a diritti disponibili delle parti e non consenta di derogare alle disposizioni cogenti fissate nel codice dei contratti.

 


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