L’AFFIDAMENTO DEL RUOLO DI CONSULENTE ESTERNO AL PROGETTISTA CHE HA REDATTO IL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO POSTO A BASE DI GARA DETERMINA L’ESCLUSIONE DEL CONCORRENTE ALLA PROCEDURA PER L’AFFIDAMENTO DEI LAVORI, ANCHE PER POSSIBILI PROFILI DI CONFLITTO DI INTERESSI

TAR Umbria, sez. I, 30.6.2023 n. 407

Deve essere esclusa dalla procedura per l’affidamento di lavori l’impresa che abbia indicato nell’offerta tecnica un consulente esterno in fase di esecutiva che sia il progettista redattore del piano di sicurezza e coordinamento e che abbiano sottoscritto gli elaborato del progetto poti a base di gara. Ciò in quanto è vietata la partecipazione del progettista redattore degli atti di gara in qualsiasi forma alla successiva fase di affidamento dei lavori al fine di evitare che gli interessi di carattere generale sottesi alla progettazione possano essere sviati in favore dell’interesse privato con la predisposizione di un progetto ritagliato su sua misura.

E’ irrilevante che il soggetto non abbia rapporti di subordinazione o vincolo con l’impresa di lavori, in quanto escludere il consulente esterno dell’aggiudicatario dall’ambito di applicazione del divieto renderebbe agevole la sua elusione mediante la partecipazione alla gara di enti dotati di personalità giuridica distinta da quella dei progettisti.

Va inoltre specificato che in tali casi, indipendentemente dal divieto previsto dall’art. 24 del d.lgs. 50/2016, si applicherebbe l’esclusione per conflitto di interessi in violazione dell’art. 42, in quanto il progettista avrebbe un interesse personale all’aggiudicazione in favore di un operatore economico e in grado di condizionare l’aggiudicazione.

(Parole chiave e norme: progettista; conflitto di interesse; art. 24 d.lgs. 50/2016; art. 42 d.lgs. 50/2016)