Libera circolazione dei capitali
Pubblicato il 17/07/23 00:00 [Doc.12243]
di Corte di giustizia dell'Unione europea - UE


Sentenza della Corte nella causa C-106/22 | Xella Magyarország

L’obiettivo di garantire l’approvvigionamento in ghiaia, sabbia e argilla a livello regionale a favore del settore edile non può giustificare una restrizione alla libertà di stabilimento

Tale obiettivo non rientra tra gli interessi fondamentali della collettività che possono giustificare una tale restrizione a titolo di ordine pubblico e sicurezza pubblica La società ungherese Xella Magyarország, che fabbrica prodotti in calcestruzzo per l’edilizia, contesta dinanzi a un giudice ungherese la decisione del Ministro ungherese dell’Innovazione e della Tecnologia che le ha vietato l’acquisizione della società ungherese Janes és Társa, che gestisce una cava di ghiaia, sabbia e argilla. La Xella Magyarország è detenuta da una società tedesca, la quale è detenuta da una società lussemburghese che, a sua volta, è detenuta indirettamente da una società capogruppo stabilita alle Bermuda e appartenente, in ultima istanza, a un cittadino irlandese. Il Ministro ha ritenuto che la società Janes és Társa dovesse essere considerata come strategica ai sensi della normativa ungherese che istituisce un meccanismo di controllo degli investimenti esteri. Ad avviso del Ministro, qualora la società Janes és Társa divenisse indirettamente di proprietà di una società registrata in un Paese terzo, nella specie le Bermuda, sussisterebbe un rischio a più lungo termine per la sicurezza dell’approvvigionamento di materie prime per il settore edile, quali la ghiaia, la sabbia e l’argilla, in particolare nella regione in cui tale società ha sede. Nella sua prima questione, il giudice ungherese ha interrogato la Corte di giustizia in merito alla compatibilità con il diritto dell’Unione del meccanismo di controllo degli investimenti esteri di cui trattasi, come applicato nel caso di specie.


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