Trasferimento illecito di minore: benché competente a pronunciarsi sul diritto di affidamento, l'autorità giurisdizionale dello Stato membro in cui il minore risiedeva può chiedere che la causa sia rimessa allo Stato membro in cui è stato trasferito
Pubblicato il 21/07/23 08:14 [Doc.12265]
di Corte di giustizia dell'Unione europea - UE
Sentenza della Corte del 13 luglio 2023 nella causa C-87/22 | TT (Trasferimento illecito del minore)
Occorre tuttavia che il minore abbia un legame particolare con tale altro Stato membro, che l’altra autorità giurisdizionale sia più adatta a trattare il caso e che la rimessione della causa corrisponda all’interesse superiore del minore Nel contesto di una separazione, una coppia slovacca che si era stabilita con i due figli minorenni in Austria si dà battaglia legale relativamente al diritto di affidamento e al luogo di residenza dei figli. Dopo che la madre li aveva portati a vivere con lei in Slovacchia, il padre ha chiesto a un’autorità giurisdizionale slovacca, sulla base della Convenzione dell’Aia sulla sottrazione internazionale di minori, di disporre il ritorno dei figli presso il suo domicilio, in Austria. Inoltre, dato che fino ad allora l’affidamento dei figli era stato congiunto, egli ha chiesto a un’autorità giurisdizionale austriaca di concedergli il loro affidamento esclusivo. La madre dei minori ha adito detta autorità giurisdizionale austriaca affinché quest’ultima chiedesse a un’autorità giurisdizionale slovacca di dichiararsi competente in materia di diritto di affidamento dei minori. A seguito dell’accoglimento di tale domanda da parte dell’autorità giurisdizionale austriaca, il padre ha interposto appello. È in tale contesto che l’autorità giurisdizionale austriaca d’appello chiede alla Corte di giustizia di interpretare il «regolamento Bruxelles II bis» 1 che stabilisce a livello dell’Unione regole di competenza per quanto riguarda, in particolare, il diritto di affidamento.
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