Codice appalti 2023: pubblicate le linee guida sulle pari opportunità nei contratti riservati
Pubblicato il 30/07/23 00:00 [Doc.12284]
di Vincenzo Laudani. Responsabile ufficio gare. Tender office manager. Dottore in giurisprudenza.


In attuazione dell’art. 1, c. 8, dell’allegato II.3 del Codice Appalti 2023 la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha adottato le Linee guida volte a favorire le pari opportunità generazionali e di genere, nonché l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità nei contratti riservati.

Il DPCM in questione indica, per i criteri premiali da impiegare negli appalti, sia ipotesi di criteri utilizzabili sia le ipotesi di modalità di attribuzione di punteggio, che possono fungere da riferimento anche per contratti diversi da quelli riservati laddove comunque la Stazione Appaltante intenda introdurre criteri di valutazione sociali. Tra questi si fa riferimento anche agli strumenti di conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro dei propri dipendenti, nonché le modalità innovative di organizzazione del lavoro, che erano state oggetto di recente anche di un contenzioso relativo alla possibilità della loro introduzione da parte delle Stazioni Appaltanti (contenzioso che aveva ritenuto ammissibile il ricorso a tali criteri). In merito va comunque rilevato che la modalità di attribuzione dei punteggi sicuramente meriterebbe una rivisitazione, essendo fondata sul mero criterio numerico delle misure adottate, con la aberrante conseguenza che una società che conceda un giorno al mese di smart working e una società che lo conceda per tutti i giorni lavorativi otterrebbero sempre il medesimo punteggio.

 


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