Stato di diritto in Romania: la promozione di giudici ad un organo giurisdizionale superiore
Pubblicato il 08/09/23 08:34 [Doc.12368]
di Corte di giustizia dell'Unione europea - UE


Sentenza della Corte nella causa C-216/21 | Asocia?ia “Forumul Judec?torilor din România”

I requisiti sostanziali e le modalità procedurali devono tuttavia consentire di fugare qualsiasi legittimo dubbio quanto all’indipendenza e all’imparzialità dei giudici interessati, una volta che essi siano stati promossi Nel 2019 il Consiglio superiore della magistratura della Romania («CSM») ha approvato una riforma della procedura di promozione dei giudici agli organi giurisdizionali superiori. L’associazione «Forum dei giudici della Romania» e un soggetto privato contestano tale riforma dinanzi alla Corte d’appello di Ploie?ti (Romania). I ricorrenti di cui al procedimento principale sostengono che la sostituzione delle precedenti prove scritte con una valutazione dell’attività e della condotta dei candidati da parte del presidente e dei membri dell’organo giurisdizionale superiore interessato renderebbe il regime di promozione soggettivo e discrezionale. La Corte d’appello di Ploie?ti chiede alla Corte di giustizia di pronunciarsi sulla compatibilità di una siffatta riforma con il principio di indipendenza dei giudici. Nella sua sentenza pronunciata in data odierna, la Corte dichiara che una normativa nazionale relativa al regime di promozione dei giudici deve garantire il rispetto del principio di indipendenza dei giudici. In tale contesto, la Corte dichiara altresì che il diritto dell’Unione non osta, in linea di principio, a che la promozione di giudici ad un organo giurisdizionale superiore sia fondata su una valutazione della loro attività e della loro condotta da parte di una commissione composta dal presidente e dai membri di detto organo giurisdizionale superiore. Tuttavia, i requisiti sostanziali e le modalità procedurali che presiedono all’adozione delle decisioni di promozione devono essere tali da non poter far sorgere, nei singoli, dubbi legittimi quanto all’indipendenza e all’imparzialità dei giudici di cui trattasi, una volta che gli interessati siano stati promossi. La Corte osserva che la procedura di promozione dei giudici in funzione presso gli organi giurisdizionali inferiori in Romania si struttura in due fasi. La prima fase, che consente di essere promossi «in loco», senza cambiare assegnazione, si basa su un concorso scritto diretto a valutare sia le conoscenze teoriche sia le competenze pratiche dei candidati. La seconda fase, cosiddetta «promozione effettiva», consente ai candidati già promossi «in loco» di essere effettivamente assegnati ad un organo giurisdizionale superiore. È solo nell’ambito di tale seconda fase che la valutazione è effettuata da una commissione composta, a livello di ciascuna corte d’appello, dal suo presidente e da quattro dei suoi membri, designati dalla Sezione per giudici del CSM.


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